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Stigliano

imageStigliano è un Comune della Basilicata in Provincia di Matera, che sorge sul Monte Serra a circa 1.000 metri sul livello del mare.

Stigliano uno dei più importanti centri dell’entroterra lucano, la cui economia è tradizionalmente legata alle produzioni agricole e agro alimentari, data la vocazione del territorio nella produzione di grano di altissima qualità e come prodotto la pasta. Altra eccellenza sono le produzioni artigianali di salumi e formaggi derivanti da allevamenti sul territorio di suini, ovini e bovini.

Al fine di tutelare le eccellenze produttive nell’ambito delle attività agro-alimentari condotte nel territorio di Stigliano, l’Amministrazione Comunale ha istituito la De.C.O. - Denominazione Comunale di Origine che viene assegnata ai produttori che osservano il regolamento, tra i quali il Salumificio Artigianale Don Francesco.
Stigliano è tuttora uno dei più importanti centri dell’entroterra lucano. A partire dal 1637 Stigliano è stato capoluogo della prima Provincia autonoma di Lucania (capoluogo di regione). Il paese conserva tracce di un passato importante testimoniato dalla presenza di numerosi palazzi nobiliari e dall’ampiezza del suo nucleo storico.image
  • Stigliano (MT) - Basilicata
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Storia

Le origini di Stigliano risalgono ai primi insediamenti dei Lucani.
In seguito passò sotto il dominio dei Greci di Metaponto, che lì avevano fondato una grande colonia della Magna Grecia, questo contatto permise agli abitanti del luogo di conoscere una comunità più evoluta e quindi di crescere culturalmente. Il nome Stigliano, di epoca romana, deriva probabilmente dal fatto che il paese divenne di proprietà della famiglia Hostilius, il nome antico era quindi Hostiliusanus, da cui Ostigliano e poi Stigliano.

Caduto l’impero romano, Stigliano fu invasa dai Goti che la fortificarono e la adibirono a loro sede. Ai Goti successero i Longobardi i quali divisero la parte meridionale d’Italia in Principati e questi in Gastaldati. Nel secolo XI Stigliano faceva parte del Principato di Salerno; nel 1068 appartenne a Roberto Conte di Montescaglioso e nel 1070 fu donata da questi al vescovo di Tricarico, in redenzione dei propri peccati, unitamente a quelli della moglie Amelina.

Signore della città fu Goffredo Britanno suffeudatario del Conte di Montescaglioso.
Nel 1269 il feudo passò a Goffredo di Sarzin, già cancelliere e procuratore del regno sotto Carlo D’Angiò.
Nel 1274 re Carlo donò il feudo a Giacomo di Bosciniano, ricordato perchè il feudatario nel 1276 litigò con l’università di Craco a causa dei confini.

Nel 1289 Carlo II per onorare il padre fece dono del feudo a Guglielmo della Marra già governatore della città di Napoli che lo tenne per oltre due secoli e in seguito passò alla potentissima famiglia dai Carafa.

Dal 1556 al 1638 tutta la proprietà di questi passò ad una sua erede che, sposando Don Ramiro de Gusman duca di Medina e vicerè di Napoli, eresse Stigliano a primo capoluogo della Basilicata (sec. XVII).

In seguito passò alla potente famiglia dei Colonna di Roma, principi di Stigliano fino al 1783 con Don Girolamo Colonna.Vi nacquero lo scultore duecentesco Meli da Stigliano e Giacomo Trifoglio (Jacopo da Stigliano), architetto del Quattro-Cinquecento.

Nel 1806 furono aboliti i privilegi feudali e Stigliano passò sotto l’amministrazione diretta del Regno di Napoli prima e del Regno delle Due Sicilie poi. Nel 1861 entrò nel Regno d’Italia. Fu occupata in seguito dai briganti di Carmine Crocco vincitori in uno scontro con il regio esercito, noto come battaglia di Acinello.

Negli anni del fascismo Stigliano fu un luogo di confino dei fascisti dissidenti, in quanto, trovandosi a quasi 1.000 metri d’altitudine, era l’unico a sfuggire alla malaria.
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